TERAMO – Tamponi e banca del plasma, in una Regione normale l’Izs di Teramo doveva essere al vertice nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Invece gli stessi risultati d’eccellenza dei laboratori di Campo Boario non sono stati lo standard durante gli ultimi due mesi d’emergenza sanitaria. È questo il succo dedel pensiero del consigliere regionale M5s Marco Cipolletti, che all’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì ha posto una serie di quesiti basati proprio sui livelli altissimi raggiunti dal “Caporale”.
IL DIBATTITO. «Nel dibattito dei metodi di analisi e delle prestazioni per la ricerca del virus Sars-cov-2 e dei test diagnostici,la loro attendibilità e il loro numero, all’insufficienza dei centri di analisi e nella carenza dei reagenti, si assiste sempre più spesso a roboanti annunci da parte dei laboratori a vario titolo coinvolti nella emergenza Covid, circa il numero di tamponi processato quotidianamente, l’imminente acquisto e messa in opera di non meglio precisati apparecchi miracolosi, all’accreditamento di ulteriori centri di referenza, pubblici e/o privati. Spiace dover constatare che mentre viene magnificato l’ipotetico non viene riconosciuta ed adeguatamente apprezzata l’opera quotidianamente svolta dal personale dell’Izs di Teramo, altamente specializzato, sotto l’ottima guida dei valenti Direttori Nicola D’Alterio, Lucio Ambrosj e Giacomo Migliorati».
L’ECCELLENZA. «Vale la pena ricordare come, tra le altre, le attività di laboratorio compiute dall’Izs, oltre a fornire le migliori garanzie in ordine ai tempi, ai volumi ed alla qualità delle analisi sui tamponi (quasi il 60% del dato regionale, con un tempo medio di refertazione pari a circa 24 ore), hanno assicurato margini di affidabilità e di accuratezza di ottimo livello. D’altra parte, l’Izs di Teramo, poiché effettivamente dotato di risorse umane e strumentali di prim’ordine (apparecchiature di ultima generazione in grado di gestire un alto flusso di campioni in automazione), è nelle condizioni di fornire prestazioni celeri, affidabili e a basso contenuto di errori: insomma i numeri e la qualità confermano l’eccellenza dell’IZS di Teramo».
ORGANIZZAZIONE TEST. «Le ragioni espresse, siccome confortate dai dati, suggerirebbero una rivisitazione complessiva dell’attuale assetto organizzativo regionale, per assegnare nuovi compiti e funzioni all’Izs di Teramo tanto per l’esecuzione di analisi di immunometria e sierologia infettiva quanto quale struttura di supporto anche ad una eventuale "banca del plasma" regionale che troverebbe quindi proprio a Teramo una forte sinergia. Secondo gli esperti le questioni più rilevanti riguardano le prestazioni dei metodi utilizzati dai laboratori e i tempi di attesa per la trasmissione dei risultati».
ATTENDIBILITÀ. «Relativamente alla prima (prestazioni dei metodi di analisi per la ricerca del virus SARS- CoV-2), attualmente sono disponibili numerosi strumenti diagnostici per la ricerca dell’RNA (Acido Ribonucleico) del virus SARS-CoV-2 da campioni clinici respiratori (tamponi). Tuttavia, alcuni di questi test diagnostici si basano sulla rivelazione di una sola regione del genoma virale, comune al SARS-CoV-2 come ad altri virus allo stesso strettamente correlati; altri, poi, rivelano due o tre regioni del genoma virale e, infine, tutti erogano prestazioni (e generano costi) differenti o, più semplicemente, hanno livelli di sensibilità e specificità variabili con ogni conseguenza sui diversi livelli di affidabilità».
TEMPI D’ATTESA. «Per quanto attiene i tempi di attesa per la trasmissione dei risultati dei tamponi, non appare superfluo rilevare che la rapidità della comunicazione dell’informazione è cruciale in vista dell’adozione delle misure sanitarie anticontagio in caso di paziente positivo al coronavirus. Ciò vale in modo particolare per il personale sanitario senza, però, dimenticare i pazienti, soprattutto per quelli ricoverati nelle strutture ospedaliere e nelle RSA. Ebbene, per lo specifico aspetto ho rilevato che dalla semplice consultazione delle varie fonti di informazioni disponibili, si evince che l’Abruzzo non si è certamente distinto nel panorama nazionale per la tempestività nella comunicazione dei risultati dei tamponi per Coronavirus. Per numerosi campioni si sono superati i dieci giorni di attesa, per altri, addirittura, i venti, tanto da suscitare le proteste dei Sindaci di vaste aree geografiche della provincia di Chieti e Pescara».